I Pachypus italiani

pagina a cura di Ignazio Sparacio e Guido Sabatinelli

Gli esemplari maschi delle specie italiane del genere Pachypus si possono distinguere come segue:

1. Esemplari di piccole dimensioni (11-13,5 mm); clava antennale relativamente lunga; lati posterobasali non sinuati; bordo posteriore dell'incavatura discale sinuato e sporgente in avanti in visione laterale (vedi figura); pronoto con massima larghezza situata verso la metà della lunghezza, tegumenti rosso-bruni più o meno scuri; elitre brevi, tarsi posteriori lunghi e sottili circa 2,7 volte più lunghi delle tibie; parameri esili leggermente dilatati ai lati verso la metà --> P.melonii

- Esemplari di medie e grandi dimensioni (15-19 mm); clava antennale relativamente corta; lati posterobasali più o meno sinuati, bordo posteriore dell'incavatura discale in curva concava non sinuato e dunque non sporgente in visione laterale (vedi figura) --> 2

2. Sutura clipeo-frontale più vicina al bordo anteriore del clipeo che al margine posteriore degli occhi; clipeo più di due volte più largo che lungo, fortemente concavo anteriormente, clava antennale di forma subellittica, a volte più allungata e appiattita con peli molto corti; massima larghezza del pronoto situata nella metà distale, incavatura discale profonda e ristretta in avanti; margini latero-posteriori leggermente sinuati. Tegumenti di colore variabile con popolazioni uniformamente nere (di rado con esemplari rosso-bruni) o rosso-brune (di rado con esemplari neri). Parameri in visione dorsale dritti senza dilatazioni, apice moderatamente dilatato --> P.candidae

- Sutura clipeo-frontale più lontana dal bordo anteriore del clipeo che dal bordo posteriore degli occhi; clipeo una volta e mezzo più largo che lungo, leggermente concavo anteriormente; clava antennale più corta e larga con peli più lunghi; massima larghezza del pronoto situata nella metà basale, incavatura discale larga e non ristretta in avanti; margini latero-posteriori fortemente sinuati; tegumenti neri (di rado rosso-bruni). Parameri in visione dorsale con una dilatazione nel terzo apicale, l'apice fortemente dilatato --> P.caesus



Diagramma in cui sono rappresentati i valori della larghezza massima delle elitre (in ascisse) e quelli della larghezza massima del protorace (in ordinate) delle diverse specie di Pachypus. Sono indicate anche le rette di regressione. Da CROVETTI (1969) e BARAVO (1980), modificato.



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